Isontino di nuovo unito.

La più grande opera pubblica del FVG è senza dubbio quella di grande una rivoluzione ecologica della Regione da realizzare concretamente e senza indugio. Finalmente possiamo e dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo per tutti noi, che tenga conto dei cambiamenti climatici perché il mondo sta cambiando. Noi siamo pronti.

L’Isontino è un luogo privilegiato per realizzare tutto ciò, dobbiamo crederci e dobbiamo ritrovare l’unità del territorio, perché siamo 140.000 abitanti in 25 Comuni e divisi non contiamo niente, uniti invece abbiamo molto da dire e da fare, e lo abbiamo dimostrato.

Dividere l’Isontino in due UTI è stato un errore. Qualsiasi sarà l’evoluzione delle UTI questo territorio deve ritrovare la sua unità e rilanciare la sua vocazione internazionale. La nostra centralità viaria e logistica è proverbiale. Ecco perché un territorio chiuso per noi significa solo meno possibilità e più miseria. Non siamo subalterni a nessuno e non cominceremo ad esserlo adesso. Noi siamo il luogo delle utopie possibili, perché abbiamo persone che possono farlo, perché abbiamo una storia che ci ha insegnato a farlo e perché quando serviva l’abbiamo già fatto.

Avanti tutta, insieme.

1) Eliminare l’amianto dal futuro dei nostri figli. 

L’approvazione del nuovo Piano Regionale Amianto è un passo concreto che si somma alla costituzione di parte civile della Regione, a fianco delle vittime. Gli obiettivi sono:

- Contributi per la rimozione, in favore di cittadini, imprese e Comuni

- Censimento di tutto l’amianto esistente

- Più informazione e formazione

- Più sicurezza sul lavoro

- Far diventare il Centro Regionale Unico Amianto di Monfalcone un esempio europeo di cura e di prevenzione, non solo sull’amianto ma su tutti i materiali che si introducono nella filiera produttiva.

2) Rendere l’auto elettrica più facile e conveniente.

   Questo è il futuro e noi possiamo essere i primi.

- Contributi ai cittadini per l’acquisto

- Rottamare le vecchie auto diesel e benzina

- 289 nuove colonnine di ricarica in FVG

- Sostituire subito le auto di Comuni e Regione.

3) Lavoriamo per l’Isonzo pulito, sicuro e balneabile.

     Un territorio sicuro vuol dire più tranquillità per le nostre famiglie e meno danni da pagare con i soldi pubblici.

- In realtà dobbiamo rendere tutti i corsi d’acqua della nostra Regione sicuri, puliti e, dove possibile, anche balneabili

- L’Isonzo è il nostro fiume, patrimonio ambientale e culturale, che dobbiamo difendere e valorizzare

- Manutenzioni periodiche

- Sistemazione argini

- Difesa del suolo dalle erosioni

- Basta scarichi fognari nell’Isonzo

- Gestione transfrontaliera del fiume, sempre più necessaria e urgente

- La cura del territorio è fondamentale per garantire la sicurezza delle comunità: continuare nel grande lavoro di manutenzione e dragaggio dei canali per garantire lo sviluppo della nautica e del turismo.


4) Più lavoro dalla green economy.

- La rivoluzione ecologica vuol dire lavoro qualificato per i nostri figli, per questo bisogna investire con più convinzione su questa visione economica

- Finanziamento straordinario per i progetti, da parte di imprese e da parte di start-up, che sviluppano la filiera di questa rivoluzione ecologica

- Sostegno ai progetti di formazione scolastica sui settori collegati.

5) Più piste ciclabili in paesaggi da sogno.

- Raddoppio dei km di piste ciclabili in Provincia di Gorizia

- Incremento della qualità dei percorsi ciclabili per potenziare il turismo sostenibile, realizzando anche un percorso ciclopedonale lungo la green belt ( linea ex cortina di ferro oggi patrimonio ambientale di biodiversità)  

- Maggiore cura delle piste esistenti e di quelle future. Abbiamo il Carso, il Collio, l’Isonzo e il litorale costiero che sono tutte aree da Patrimonio Unesco.

6) Conto energia regionale per le rinnovabili.

- Sostegno alle famiglie per gli investimenti in energia rinnovabile: contributi a fondo perduto sull’investimento iniziale privilegiando chi pensa anche all'accumulo e all'efficientamento energetico della propria casa

- Sburocratizzare le procedure per la loro realizzazione.

7) Riconversione sostenibile della Centrale Termoelettrica di Monfalcone.

- Basta carbone per produrre energia.

- Avanti con il lavoro della Commissione di studio per individuare i progetti alternativi

- Sviluppo di innovazione e di opportunità di lavoro.

8) Economia circolare e lotta agli sprechi.

- Lotta allo spreco alimentare e a quello farmaceutico

- Obiettivo: rifiuti zero

- Sostegno a tutti i progetti di riciclo che abbiano sede legale in FVG

- Chiudere definitivamente la vicenda di Pecol dei lupi.

9) Agricoltura biologica e di qualità.

- La qualità dei nostri prodotti è un punto di forza dell’economia della Regione

- No OGM e difesa dei marchi di qualità

- Continuare nel sostegno alla agricoltura bio, sostenibile e a Km zero

10) Via tutte le barriere architettoniche.

- Abbattimento di tutte le barriere architettoniche, nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle case, nelle strade, nelle stazioni ferroviarie, nelle città, negli alberghi e nelle spiagge

- Un territorio facile da usare per i disabili è un territorio facile da usare per tutti

- Collaborazione con la Consulta Disabili, secondo il motto “nulla su di noi, senza di noi”.

 

11) La cultura e l’economia degli orti casalinghi.

- Gli orti non sono un retaggio del passato, ma il microcosmo di una saggezza antica che molte volte è anche utile alle economie familiari, oltreché alla salute. Per questo vanno sostenuti recuperando la tradizione del vivere e mangiare sano.

- Incentivi alle famiglie per la realizzazione negli orti casalinghi (non professionali) di misure contro lo spreco dell'acqua, che riutilizzano l’acqua piovana e/o tecniche ecologiche di coltivazione.

12) Grado nel cuore.

- Grado con la laguna è una perla che ci invidiano tutti, manteniamola tale.

- Completamento della rete fognaria, in modo da non avere più problemi anche difronte ad eventi eccezionali

- Realizzazione delle nuove Terme, progetto strategico e di sviluppo che allungherà la stagione creando nuovi posti di lavoro

- Intervento costante di regolazione del Banco della Mula di Muggia che minaccia lo stato del litorale

- Sostegno straordinario per il mantenimento e la valorizzazione della cultura e della lingua gradese.

13) Geoparco internazionale del Carso e nuovo masterplan Carso 2014+

- Riunire un territorio diviso dalle guerre e da confini ormai privi di senso, potenziando il progetto di Carso 2014+, rafforzando le collaborazioni tra pubblico e privato 

- Realizzare il Geoparco del Carso, anche transfrontaliero, perché vogliamo un ambiente unico con chi il Carso lo vive da sempre

14) Una nuova legge per la valorizzazione storica del confine mobile.

- La nostra è una terra che parla di storia dietro ogni sasso, dietro ogni lapide, dietro ogni trincea. Se abbiamo imparato qualcosa dal centenario della grande guerra è che abbiamo ancora tanta strada da fare. Molto è stato fatto e a tutti va detto grazie, ma adesso abbiamo bisogno di un ulteriore salto di qualità.

- Dopo la legge sui siti della grande guerra e dopo la nascita di Carso 2014+, abbiamo ora bisogno di un universo ancora più ampio. Abbiamo bisogno di una legge regionale per la valorizzazione della storia del confine mobile, che racconti ai nostri figli chi siamo e da dove veniamo. Per farlo bisogna potenziare il sostegno economico alle attività e alle associazioni locali di promozione e valorizzazione storica, che sono i veri custodi dell’anima del territorio.

15) Più lavoro dalla cultura locale.

- Quando abbiamo dato vita all’Erpac (Ente Regionale Patrimonio Culturale) abbiamo pensato non solo ad un ente utile per gestire meglio i musei, ma ad un vero e proprio motore della cultura regionale e isontina, delle sue tradizioni e dei suoi dialetti. Non a caso è stato collocato a Gorizia.

- L’Erpac deve crescere e deve rafforzare il rapporto con i Comuni e tutti i soggetti pubblici, Fondazioni e Consorzi culturali inclusi, per realizzare quella rete anche transfrontaliera di cui si parla da tempo e che rappresenta la migliore arma che ha questo territorio per crescere culturalmente e costruire lavoro nel settore.

16) Più Giovani nelle associazioni.

- Le associazioni sono la rete di tenuta democratica di questo territorio, sono la nostra caratteristica più vera, siano esse di volontariato sociale, sportive, culturali, ricreative, speleologiche.

- In tali associazioni vanno inseriti giovani a fare brevi esperienze di vita, garantendo e finanziando percorsi di qualità, attraverso nuovi progetti o anche attraverso progetti esistenti come Attiva Giovani, riducendo drasticamente però la mole di burocrazia inutile che molte volte accompagna questi progetti.

17) Più lavoro dalla assistenza familiare.

- Il tema della non autosufficienza e della assistenza familiare va potenziato, sia economicamente e sia con nuove norme, perché stare in casa deve rappresentare un miglioramento delle condizioni di vita della persona malata e non un modo per scaricare il servizio sulle spalle, e sui soldi, dei familiari.

- Questo non riguarda solo il servizio pubblico, ma riguarda soprattutto le persone malate, i familiari e le collaborazioni esterne.

- In particolare sulle “badanti”, italiane o straniere che siano, va combattuto con più decisione il “nero”, che fa perdere soldi alle finanze statali e regionali, non tutela le lavoratrici, non garantisce la prestazione di qualità e crea concorrenza sleale nei confronti di chi ha studiato ed è in regola. Servono controlli ma anche maggiori contributi e assunzioni.

18) Impianti elettrici condivisi.

- Siamo una Regione di passaggio, ma questo non vuol dire che dobbiamo solo subire nuovi impianti elettrici. Abbiamo bisogno di una pianificazione condivisa e non imposta, anche perché negli anni questo territorio è stato un esempio di come si realizzavano impianti elettrici, sicuri, moderni e che garantivano la continuità del servizio.

- Interrare le linee elettriche serve all’ambiente, al paesaggio, alla economia e alla nostra salute, e rappresenta una grande innovazione del sistema Regione. Eliminare gli impianti obsoleti serve a liberare il territorio da ciò che non serve.

- Questo riguarda l’Enel e Terna ma non solo. Riguarda tutti perché pianificare insieme condividendo è interesse di tutti noi.

http://www.regione.fvg.it/rafvg/cms/RAFVG/

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